D:\inetpub\webs\santamariadellacellaorg\res\x5engine.php on line 629
" />

Blog - Parrocchia Santa Maria della Cella e San Martino

Vai ai contenuti

lettera dicembre 2024

Parrocchia Santa Maria della Cella e San Martino
Pubblicato da in Lettere mensili · 31 Dicembre 2024
Lettera mensile Dicembre 2024

E dopo averlo visto, riferirono ciò che  del bambino era  stato  detto  loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono  
delle  cose  che  i  pastori  dicevano (Lc 2,17-18)

"Riferirono": i pastori dicono, comunicano, raccontano e si aprono. Maria medita tutto quanto ascoltato e visto. La Parola di Dio deve girare, uscire, essere raccontata; quello che Dio fa nella nostra vita non può rimanere nascosto.
Bellissimi i momenti di condivisione della Parola nella nostra Parrocchia una volta al mese dopo la S.Messa delle 10,30. È davvero una delle cose più belle fatte nella nostra comunità. Da qualche giorno in tre luoghi della nostra parrocchia si è cominciato a farlo anche in casa.
Condividere la fede è la condizione per farla crescere e per progredire. Se dopo anni di vita parrocchiale ti senti di non aver ancora fatto un "salto" nella fede forse è perché non l'hai davvero condivisa. Ma non è detto che si debba condividere tutto con tutti.
C'è qualcosa da dire a tutti e qualcosa da dire solo ad alcuni.
Si tratta, in fondo, di avere un "amico dell'anima" con cui parlare del nostro cammino. Una persona con cui raccontare quello che siamo, le nostre difficoltà e le nostre gioie, i passi avanti e i passi indietro. Non una persona che ci dica cosa fare, dove andare o che risponda a tutte le nostre domande ma uno che, nella fede, ci ascolti. Essere ascoltati è qualcosa che ci fa bene, scioglie le parti di noi un po' congelate, ci sblocca, ci dà fiducia. Questo amico o amica ascolta e non giudica, può anche consigliarci e donarci il suo appoggio. Può essere un coniuge o un amico, una suora o un prete. È il battesimo che ci rende fratelli ed è la fede vera che non vuole starsene chiusa. Confidarsi con qualcuno, raccontarsi e ascoltare chi ci vede da fuori, da un altro punto di vista, è veramente importante e utile. Molte persone vanno da un prete, non solo per confessarsi ma anche per questo genere di colloqui, per parlare un po', per camminare insieme: certamente il sacerdote ha una grazia speciale e un occhio particolare per aiutare le persone e ascoltarle ma non è il solo che, nella Chiesa, può svolgere questa missione. Quanti sposi si raccontano l'uno all'altra; quante religiose stanno vicino alle persone e le accompagnano; quanti catechisti e battezzati avvicinano le persone a Gesù, ascoltano confidenze e donano una parola di speranza. Sarebbe bello ogni tanto, bussare alla porta di qualcuno e aprire il nostro cuore; è davvero una grazia avere qualcuno che ci ascolti e preghi per noi. Non è la confessione ma è un consiglio che si chiede, un momento per raccontarsi.
ll Natale ìn fondo ci aiuta a riscoprire questa grazia dell'accompagnamento spirituale: il Signore vuole davvero entrare nelle pieghe e negli angoli della nostra vita: soltanto aprendoci potremo far sì che la fede entri nelle profondità della vita.
Gesù Bambino, Dio che si fa piccolo per crescere con noi, aiuti la nostra comunità dove ci sono tanti bellissimi germogli di bene, di gente che si spende, di persone che pregano: il Signore ci accompagni tutti a fare frutti di vera carità e fede. Buon S. Natale a tutti voi.
don Matteo



Torna ai contenuti